Nel 2012 UNStudio è stato invitato dalla Hyundai Development Company a rompere gli schemi insediativi dei mega blocchi: un intervento architettonico che contrastasse l’approccio ultra-standardizzato che normalmente domina la vita in appartamento. Così è stata creata una serie di identità distinte su più scale per due complessi residenziali a Daegu Wolbae. I risultati sono facciate e parchi provocatori, investigativi e attenti alla salute che stabiliscono stili di vita nuovi e sani e che si allontanano dalla tradizione impersonale della vita ad alta densità.
Nel progetto IPark, UNStudio ha optato per un approccio people first. I residenti di questo nuovo complesso ora godono di servizi condivisi che incoraggiano un senso di comunità e promuovono il benessere fisico e psicologico. Mentre altri edifici non lasciano altra scelta se non quella di tornare a casa, i residenti dell’IPark hanno opzioni salutari: utilizzare gli spazi fitness, godersi i campi da gioco con i propri bambini o interagire con la natura passeggiando nei cortili paesaggistici e incontrando i vicini.
Daegu è la quarta città più grande della Corea del Sud ed è spesso chiamata “Città tessile” per via della sua ricca storia produttiva. Al contrario, il colore ripetitivo e le sagome dei mega-isolati dominanti della città non riflettono l’identità di Daegu. Per catturare l’essenza del carattere vibrante di questa città, due motivi pixelati multicolori – simili in parte alla trama del tessuto o a uno schermo multimediale – vengono utilizzati per intrecciare insieme le torri di appartamenti, creando identità distinte per ogni angolazione. Questo uso della zonizzazione colorata non solo rafforza l’identità, ma stabilisce anche la comunità e comunica la relazione tra l’interno e l’esterno dei due mega-isolati.
Per la colorazione dei prospetti, assai complessa e organica rispetto ai diversi punti dell’intervento, gli architetti hanno fatto ricorso a NCS – Natural Colour System®©. Le variazioni tonali e di tinta che interessano la trama dei pannelli di tamponamento sono percepibili sia a livello di paesaggio, sulla grande distanza, sia nella vista di porzioni più ristrette.
Su scala urbana, facciate dinamiche e fluide spezzano l’imponente grandezza di questo sviluppo rispetto ad altri simili vicini. A livello di dettaglio, le facciate trasformano giocosamente una tipica griglia di finestre in uno schema cromatico strutturato e articolato.
Nel Blocco 1 la facciata sfrutta la profondità e l’ombra per accentuare ogni strato, apertura e balcone, formando un sistema di fasce orizzontali. Nel Blocco 2, una pixelizzazione diagonale del blocco del colore ottiene risultati drammatici simili. Ogni appartamento diventa unico, rafforzando il senso di identità e di proprietà per i residenti.
Una tavolozza di colori distinta viene utilizzata in una struttura puntinista in entrambi i blocchi, aggiungendo vivacità a queste strutture straordinarie. Esternamente, strisce blu e verdi scendono a cascata e avvolgono gli edifici, conferendo loro un’identità distinta rispetto al pallore di edifici simili. Le facciate del cortile, tuttavia, utilizzano toni più caldi per riflettere l’elemento più intimo e comunitario di questi interni urbani.