Il Piano di Coordinamento Cromatico
della Città di Omegna

Continua, per la sezione “Progetto del mese”, la presentazione di un progetto legato all’identità storicizzata del luogo e alla sua perpetuazione. Attraverso l’uso del Sistema Cromatico NCS si codifica e si custodisce un linguaggio visivo diluito nel tempo e nello spazio.

Per i fronti edilizi, l’analisi conoscitiva è stata approfondita mediante la campionatura delle tracce di colorazioni storiche ancora visibili e rilevabili sulla facciata classificando le tinte con un codice NCS ed effettuando il rilievo con confronto diretto con i campioni cromatici e/o mediante letture con spettrofotometro. Più precisamente, sono stati utilizzati lo spettrofotometro NCS ColourPin 2, la mazzetta colori NCS Exterior e la mazzetta colori NCS Index, oltre che gli NCS Colour Samples per la redazione fisica di cartelle colori e schede colori consegnate all’amministrazione.

Tali cartelle colori, schede e mazzette colori sono state redatte adottando sia una finitura che impiega una vera pittura murale al fine di rendere la percezione del tono di colore simile al reale impiego in facciata ed una riproduzione, su cartoncino, del tono nella notazione NCS al fine di consentire di comunicare correttamente, a qualsiasi produttore di pitture, il tono da riprodurre.

Tutte le informazioni raccolte hanno consentito l’elaborazione di una catalogazione dei colori riferibili alla memoria storica del luogo, colorazioni derivate certamente dall’utilizzo di terre anticamente reperite in loco e che caratterizzano i diversi luoghi. I colori sono stati annotati mediante rilievo diretto, e mediante lettura con spettrofotometro, utilizzando il Sistema NCS che classifica i colori secondo i valori di tonalità, saturazione e luminosità. Considerando che le tinte rilevate hanno subito alcune modifiche nel tempo, tutte le tracce classificate sono state riunite in alcune famiglie di colori che hanno dato luogo ai 25 colori selezionati per i piani di fondo, gli zoccoli, i basamenti e i risalti del Comune di Omegna.

La tavolozza dei colori, pertanto, rappresenta sicuramente l’allegato più importante del progetto. Su di essa, infatti, è raccolta la sintesi di tutto il lavoro di rilievo e ricerca svolto, al fine di proporre una serie ragionata di colori da poter idoneamente utilizzare nella tinteggiatura delle facciate, dei serramenti e delle inferriate. Questi colori sono ricavati dal rilievo diretto degli intonaci e dall’analisi dell’ambiente cromatico storico, sino a creare una campionatura di utilizzo di toni cromatici combinabili tra loro.

La cartella dei colori, in sostanza, propone un sistema coordinato mediante il quale è possibile operare la scelta dei colori che maggiormente si integrano nell’ambiente urbano consolidato; esso è ordinato, orizzontalmente, in tre famiglie cromatiche tra loro omogenee:
– tinte 14, 15, 19, 20, 21, 22, 23, 24 e 25 (toni freddi, riferiti a pigmenti minerali verdastri e azzurrognoli);
– tinte 3, 4, 5, 7, 8, 9, 10, 12 e 13 (toni gialli, riferiti alle terre gialle e ocra);
– tinte 1, 2, 6, 11, 16, 17 e 18 (toni rosa/rossi, riferiti alle terre rosate, rosse e brune).
La cartella è organizzata in un album che suddivide i toni per 4 destinazioni funzionali:
– le tinte per i piani di fondo delle facciate;
– le tinte per i basamenti e gli zoccoli;
– le tinte per i risalti (cornici, marcapiano, lesene);
– gli smalti per i legni (serramenti e sistemi oscuranti) e quelli per i ferri (parapetti, inferriate, cancelli).