Grandi volumi in cemento, privi di finestre, attenuati da rete stirata.
Questa l’apparenza del grande edificio del MOOD di Rozzano.
L’edificio presentava tre diverse tessiture di superficie: a mattoni di cemento, a pannelli prefabbricati di cemento vibrato e a cemento a cassero negli elementi architettonici di raccordo.
La linea per il progetto percettivo è stata quella di attribuire un giallo ocra ai mattoni in cemento e un nero acromatico per gli elementi di raccordo e di declinare tra colori di base sui principali volumi dell’edificio: un rosso prossimo al porpora, un rosso e un rosso aranciato.
Questi tre colori sono stati, appunto, declinati in ombra e in luce: colore di base in ombra, colore di base, colore di base solarizzato.
Il che ha dato luogo a 9 colori che sono stati allogati sui prospetti dell’edificio in modo da entrare in conflitto con la prevalente esposizione alla luce naturale.
Sui prospetti più illuminati sono stati allogati i colori “in ombra” , su quelli prevalentemente meno illuminati dal Sole, i colori solarizzati.
La scelta della tavolozza, molto attenuata, ha voluto risaltare i colori del terreno e degli ossidi.