Progetto Arch. Francesca Salvarani
Rapallo, Italia
Partner tecnico Boero Bartolomeo S.p.A.
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La proposta di uno studio delle cromie di alcuni ambiti di Rapallo, redatta dall’architetto Francesca Salvarani, è nata dall’esigenza di tutelare, preservare e tramandare importanti testimonianze decorative e cromatiche e di fornire all’Amministrazione uno strumento che permetta agli Uffici una più agevole gestione degli interventi di manutenzione straordinaria dei fronti degli edifici.
Il Comune di Rapallo rappresenta un contesto urbano e architettonico di notevole valore. È una città costiera della Riviera Ligure di Levante, con un lungo affaccio sul mare, caratterizzato da edifici risalenti all’Ottocento e al Novecento, che testimoniano la sua storia di importante cittadina, meta di turismo.
Lo studio e la progettazione del colore si compone della schedatura operativa di 62 edifici, che presentano caratteri tipici dell’architettura ligure costiera e in avanzato stato di degrado, e da studi approfonditi su edifici di notevole interesse.
La progettazione comprende anche strumenti di conoscenza del colore che permettono di arrivare a studiare cromie locali tipiche, successioni e frequenze cromatiche che, senza ovviamente semplificare, permettono di acquisire una maggiore conoscenza del patrimonio cromatico locale. In questo modo si è arrivati a individuare, sia nell’edilizia di base che in quella monumentale, le gamme di tinte legate alla tradizione locale, ancora oggi leggibili e conservate, corrispondenti a famiglie di colori che rispettano le tinte tipiche del luogo e che, per esempio, si ritrovano nelle terre, nelle argille, nelle pietre e nei materiali naturali di quel comprensorio.
Difatti si è rivelato fondamentale lo studio dei materiali che costituiscono la superficie esterna degli edifici: intonaci e pellicole cromatiche, insieme alla natura dei pigmenti antichi utilizzati e alle tecniche esecutive locali.
La fase di rilievo della consistenza architettonico/cromatica, unita alle indagini sui materiali, hanno portato a un risultato finale rappresentato da tre distinti momenti: il livello puntuale svolto attraverso la schedatura analitica applicata agli edifici, per la prima parte riguardante il rilevo e per la seconda il progetto; e infine un corpo di norme tecniche operative scaturite direttamente dalla fase di diagnosi.
Il rilievo del colore è stato eseguito con metodo diretto visivo per confronto con la catalogazione dei colori NCS – Natural Color System®© e in alcuni casi tali dati sono stati confrontati con quelli raccolti con l’ausilio di uno spettrofotometro portatile a infrarossi. Il rilievo ha anche permesso l’individuazione di tecniche tradizionali quali l’affresco, la tinta a calce, il marmorino, l’intonachino pigmentato, il fresco secco, il falso secco. In alcuni casi queste preesistenze sono state confermate da indagini effettuate sui campioni di intonaco dipinto, prelevati dai fronti degli edifici facenti parte l’ambito, e che hanno evidenziato una stratigrafia con almeno cinque tipi di intervento, tra i quali è stato possibile riconoscere strati realizzati con la tecnica del marmorino, coloriture antiche sovrapposte e velature.
Le indicazioni progettuali sono dettate da un approccio di valorizzazione e mantenimento delle caratteristiche peculiari del costruito, secondo alcuni criteri generali:
– mantenere e ripristinare le decorazioni di facciata
– realizzare interventi di qualità e durata
– conservare la riconoscibilità storica del fronte e dell’edificio in genere
– conservare i materiali locali e se possibile naturali, e le relative tecnologie
– applicare tinte legate alla vita dell’edificio e verificate nel contesto, opportunamente rielaborate in funzione della tecnica di applicazione
– verificare la compatibilità dei materiali e delle tecniche da impiegare anche alla luce di nuovi prodotti inseriti sul mercato
– individuare accorgimenti architettonici e tecnici atti ad occultare impianti e locali tecnici
– prevedere una costante manutenzione ordinaria, eseguita secondo criteri corretti.
Risulta anche interessante riassumere tutti i dati raccolti ed elaborati in tabelle relative alla sintesi dei dati cromatici di rilievo e di progetto, che restituiscono l’immagine della diffusione del colore nella città di Rapallo.
In generale, l’esperienza dei progetti colore ha dimostrato che è opportuno anche programmare processi di monitoraggio degli interventi, sia per portare a compimento le previsioni progettuali previste, nei casi oggetto di studio, che affiancare i proprietari, i tecnici e gli operatori, nell’esecuzione degli interventi relativi ad edifici non oggetto di studio, al fine di perseguire soluzioni complessive in linea con la progettazione sviluppata.
Questa fase operativa, i cui adempimenti potranno essere riassunti all’interno di una scheda di monitoraggio, darà la possibilità di semplificare e uniformare le procedure che già ora l’amministrazione prevede per la realizzazione degli interventi, fornendo altresì la possibilità di costituire una banca dati riferita a tutti gli interventi sui fronti, che potrebbe divenire un ulteriore strumento innovativo, utile per la progettazione cromatica, non solo dell’edilizia storica, ma anche di quella contemporanea.
La fase attuativa è già stata avviata, in forma volontaria, in relazione ad alcuni interventi che sono stati realizzati durante la redazione del progetto, e che hanno dimostrato un’operatività estremamente fluida e risultati condivisi di notevole qualità.
N.B. Tutti i colori riportati sulla presente scheda sono indicativi perché influenzati dalle impostazioni del video su cui sono visualizzati e possono avere variazioni di tono rispetto ai colori reali. Per un’esatta valutazione fare riferimento ai campioni NCS.